Nessun risarcimento per il padre con figlio suicidatosi in un OPG
Oggetto della pronuncia in esame è la proposta, da parte di un padre, della domanda risarcitoria per i danni non patrimoniali patiti in seguito alla morte del figlio, suicidatosi mediante impiccagione mentre era detenuto presso un Ospedale psichiatrico giudiziario, per non essere stato adeguatamente sorvegliato, nonostante il quadro clinico denunciasse una situazione di pericolo per la sua incolumità.
Il ricorrente contesta quanto affermato dalla Corte d’appello che, condividendo quanto rilevato dal Tribunale, ha osservato che «durante l'internamento in OPG durato circa 13 mesi, il giovane era stato sottoposto costantemente ad adeguato trattamento terapeutico farmacologico e ad assidue visite psichiatriche, senza emersione di viraggio peggiorativo della sintomatologia psicopatologica, tant'è che dall'ultima visita di controllo effettuata (…) 8 giorni prima del suicidio, era emerso un quadro clinico stazionario e l'assenza di rischio suicidario sino a tale data». Evidenzia quindi che il predetto CTU aveva ritenuto che i tre mesi di «silenzio clinico» apparissero «espressione, comunque, di un comportamento erroneo degli psichiatri curanti, connotato quantomeno da profili di imprudenza e negligenza e tale da poter essere ricondotto sotto il profilo della concausalità all'evento infausto poi determinatosi».
La doglianza è infondata. La Corte romana - lungi dall’aver omesso di considerare le circostanze lamentate dalla parte ricorrente come fatti decisivi - ha ritenuto «di non attribuire efficienza causale al riscontrato silenzio clinico» cit., specificando che, per l’appunto, «era emerso un quadro clinico stazionario e l’assenza di rischio suicidario sino a tale data». Inoltre, ha sottolineato «il difetto di efficienza causale rispetto a generici addebiti di carenze organizzative che il CTU afferma apoditticamente derivare dalla circostanza che sia stato possibile il verificarsi dell’evento suicidario in ora diurna».
Per tutti questi motivi, la S.C. rigetta il ricorso.
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