Lavoro sicuro e casa di proprietà: vacilla l’assegno divorzile

assegno divorzile | 30 Agosto 2017

Accolte in Cassazione le obiezioni proposte dall’ex marito. Pare emergere la solidità economica della donna, che percepisce un reddito mensile come docente, risulta essere proprietaria dell’appartamento in cui abita e ha di recente anche effettuato alcuni investimenti immobiliari.

Posto di lavoro sicuro, casa di proprietà e una corposa disponibilità di denaro, testimoniata anche da alcuni investimenti immobiliari. La posizione economica della donna – una docente – appare assai solida. A rischio, di conseguenza, l’assegno divorzile in suo favore, per la gioia dell’ex marito (Cassazione, ordinanza n. 20525/17, sez. VI Civile, depositata il 29 agosto).

Solidità. Per i Giudici del Tribunale e della Corte d’Appello è evidente «la forte sproporzione delle situazioni reddituali e patrimoniali» dei due coniugi. Di conseguenza, una volta ufficializzata «la cessazione degli effetti civili del matrimonio», viene previsto «un assegno divorzile» a sostegno del «coniuge economicamente più debole», cioè la moglie, alla luce del «tenore di vita goduto in costanza di matrimonio».

Questa visione va completamente rivista, osservano i magistrati della Cassazione, accogliendo le obiezioni proposte dall’ex marito.

In sostanza, va tenuto presente «il principio della autoresponsabilità economica di ciascuno dei coniugi quali persone singole» per poi decidere sull’ipotesi dell’«assegno». Ebbene, in questa vicenda sono emersi elementi che attestano una certa solidità economica della donna, che vanta «uno stipendio mensile da professoressa di Matematica, una casa di abitazione di sua proprietà, alcuni recenti investimenti immobiliari» e l’incasso di una somma pari a 157milioni di lire «prima della pronuncia relativa al divorzio».

Di conseguenza, pare davvero poco plausibile l’ipotesi della necessità di un sostegno economico da parte dell’ex marito in favore della donna.

AVV. CARLO IOPPOLI

PRESIDENTE DEGLI AVVOCATI FAMILIARISTI ITALIANI


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